Alla testa del level 4 e dei 23 finalisti ammessi per questa sezione, si riconferma il top trainer italiano Mirko Midili, che cala dal 220,5 del primo go, conquistato anche da due amazzoni - Sylvia Rzepka e Ann Fonck – a un più tranquillo 218 che lo porta al top composite di 438,5. Insieme a lui c’è lo stallone GD Peptos Olena Blue (Spat A Blue x Miss Peptos Jacky x Peptos Lil Bingo), allevato e di proprietà Domenico Giannitti. «È arrivato da me solo pochi mesi fa», racconta Mirko. «In origine avrebbe dovuto esibirlo Stefano Cerrutti, che lo ha addestrato, ma a causa di problemi di salute mi ha passato le redini sperando che si sarebbe rimesso in tempo per il Futurity. Sfortunatamente questo non è accaduto… Peptos è un bellissimo cavallo, davvero appariscente, con gli occhi azzurri, con un magnifico stile nel galoppo; un ottimo stopper, sempre freddo, concentrato e molto silenzioso».
E la brava trainer tedesca Sylvia Rzepka, che da qualche anno ha la sua base operativa in Austria presso il Western Training Center H&D Schulz, dopo il promettente primo go non rimane certo indietro, perché con il suo 215,5 chiude le eliminatorie sul terzo miglior punteggio in assoluto e alla testa del level 3. Insieme al 220,5, top score nella prima manche, arriva infatti a quota 436: in finale correrà contro altri 15 qualificati. Wimpy Walla Whiz è il suo compagno di avventure: uno stallone chestnut figlio del Twelve Million Dollar Sire Wimpys Little Step e di Memorable Walla Whiz (by Walla Walla Whiz), con un proprietario ungherese: Zsolt Méder. «L'ho acquistato per Zsolt negli States, dove lo ha allevato Christina Riley, quando aveva due anni», racconta Sylvia. «Ma era piccolino, quindi abbiamo iniziato ad addestrarlo tardi, e al momento dei Futurity 2020 era ancora piuttosto verde. Ciò nonostante abbiamo provato a portarlo al German Breeders Futurity dove è entrato in finale e devo ammettere che poterlo esibire qui sei mesi dopo la data programmata per lui è stato un bene: è davvero maturato diventando un cavallo solido». A dispetto del fisico, ha un carattere veramente forte: voglio dire, dolcissimo con le persone, ma proprio stallone nel senso buono della parola: sa quello che vuole, ed è molto meglio farselo amico evitando con lui qualsiasi discussione. Ma questa sua forza mentale è ciò che lo rende forte anche nello show-pen. Riguardo alle doti atletiche è veramente veloce e super performante, e quello che mi piace di più è il suo incredibile stile…». Sylvia ora vuole che il suo teammate si riposi - «i go round sono sempre molto impegnativi» - e recuperi tutte le sue energie. Quindi qualche giorno di tranquillità solo con un po’ di lavoro leggero alla lunghina, per poi riprendere un allenamento soft più mentale che fisico e raggiungere il picco di concentrazione in vista della grande finale di sabato. «L’esperienza dello scorso anno, con lo stop forzato a causa del Covid, io sinceramente me la sono goduta molto, e per molto tempo. Stare a casa, lavorare i cavalli con calma e senza stress, non essere sempre in giro… Ma adesso la gara cominciava davvero a mancarmi. Sono sicura al 100% che ai cavalli giovani ha giovato avere questo tempo in più per prepararsi, anche se d’altra parte non è stato facile capire quando si poteva dare loro una pausa di riposo: il Futurity doveva essere a novembre, e poi a febbraio, e poi a marzo, a fine aprile e alla fine a maggio; e devo dire che personalmente ho trovato un po’ difficile il fatto di doverli sempre mantenere più o meno al picco con un “up and down” continuo. Ma alla fine ce l’abbiamo fatta, quindi ora aspettiamo con fiducia sabato prossimo!».
Best composite score del level 2 (219,5 e 213 per un totale di 432,5), e primo tra i 20 finalisti, è un trainer che è stato in Italia un vero ragazzo prodigio del reining: Alfredo Ciabattoni. Il cavaliere abruzzese, patron del bellissimo circolo Ippico Le Arene dove si è tenuto, fra l’altro, lo scorso Irha Maturity, ha portato in vetta Shine Solano Whiz, una femmina da Shine Chic Shine x Ms Solano Whiz soprannominata… Bassibò. «Puledra talentuosa e molto atletica, malgrado debba finire di crescere», commenta Alfredo. «Il posticipo del Futurity di sicuro ha permesso di poter gestire meglio il training… Ma l’attesa è stata snervante!». Allevata da Giuseppe Basile, che ne è anche comproprietario insieme a Francesco Savino, Bassibò fino ad oggi aveva visto un’arena di gara solo una volta: in settembre a Reggio Emilia, in occasione dell’Irha Prefuturity.
E doppio goal per il team Midili con il miglior punteggio delle due eliminatorie al level 1, dove in testa ai 15 ammessi in finale troviamo il ventiquattrenne francese Thomas Beget, che di Mirko è assistente e che si affaccia al palco dei grandi Special insieme a Shinin Moonstone (Spark N Whiz x AR Lucky Wrangler) allevato e proprietà di Luga QH, la scuderia presso la quale sia Midili che Beget operano. 216 era il suo punteggio nel primo go, che sommato al 209,5 del secondo lo porta a quota 425,5.
Nato nientemeno che a Saumur, cittadina nel Nordovest della Francia dove si trova il celebre Cadre Noir, accademia equestre nata alla fine del XVI secolo e vero simbolo dell’equitazione francese, Thomas ha iniziato verso i 10 anni con la monta inglese e poi ha scoperto quella americana. Iscrittosi al liceo agricolo di Craon, scuola professionale dove ogni mese per due settimane studia sui banchi e per le restanti due lavora sul campo in un maneggio di monta western, si sposta in seguito all’Horse Land Valley: «Lì si faceva un po’ di reining: ma la mia vera opportunità è arrivata quando, dopo circa un anno, Mathieu Buton, trainer francese che lavora negli Usa, è venuto a tenere un clinic: mi ha visto, e non mi sono lasciato scappare l’opportunità di chiedergli se per caso avesse biosgno di un aiuto… Dopo qualche mese mi ha chiamato e sono salito sul primo volo per gli States». Sotto la guida di Buton, Thomas posa le prime vere basi del suo “essere reiner”: «Mathieu era la persona “giusta”, con un buon programma di addestramento e molta voglia di trasmetterlo. Ho iniziato a capire come iniziare i due anni, come lavorare i cavalli dei non pro, e così via. Dopo 24 mesi, però, il mio visto per stare negli Stati Uniti era scaduto: dovevo tornare in Europa, e ancora una volta è stato Mathieu ad aiutarmi. Ha contattato Mirko Midili, gli abbiamo mandato un video di me a cavallo, e lui ha accettato di prendermi con sé. Ora sono due anni che lavoro con Mirko al Luga Qh: ho imparato tantissimo, lui è davvero uno dei migliori, in tutti i sensi».
Shinin Moonstone, detto Manolo, è un castrone baio già Champion al Futurity piemontese intermediate e limited open nel 2020: «Manolo è un po’ “guardingo”, e non è bellissimo né ha un movimento top: ma proprio per questo gli va dato merito che ce la mette tutta e alla fine fa tutto quello che gli chiedi… Il nostro veterinario Cristian Corradini e il maniscalco Carlo Vercesi hanno fatto con lui un lavoro magnifico fino ad oggi, e anche a loro, oltre che al proprietario Gianni Lugarà, va un grande ringraziamento. Ora lo monterò domani sera facendo in modo di abbassare un po’ al pressione che gli ho messo nei due go, e poi la sera prima della finale rimetterò tutto insieme cercando di tenerlo rilassato e di non stancarlo, perché uno show come questo è sicuramente provante».
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Irha-Nrha Futurity
Cochi Allegri / Horsense