Eppure solo tre anni fa, quando nell’Irha/Irhba/Nrha Futurity 2018 - il più grande di sempre, a parte quello iconico di Oklahoma City – fu lui, a sorpresa, il giovanissimo “striker” della gara Non Pro, era un totale sconosciuto alle grandi arene degli scivolatori. Aveva 16 anni, veniva da una nazione, la Spagna, in cui il reining non era – e non è tuttora, nonostante importanti passi in avanti - uno degli sport equestri più gettonati e diffusi, eppure si aggiudicò tutti e quattro i livelli, una cifra molto più che considerevole e un canestro di premi invidiabile. E da lì la sua carriera di enfant prodige della specialità non si è più fermata.
Andreu Nogue Puig vive a Lloret de Mar, vicino a Barcellona, e monta nella piccola scuderia privata della sua famiglia dove si occupa di tutto, dalla gestione quotidiana alla parte allevatoriale. Si avvicina al reining nel 2015 con l’italiano Eugenio Latorre, che da qualche anno vive e lavora in Spagna, ma l’anno dopo comincia a montare da solo. Poi, nel 2017 viene selezionato tra gli juniores per il Team Spain che prenderà parte ai Fei World Reining Championships di Givrins, e lì avviene l’incontro fatale con Mirko Midili, che non solo gli mette a disposizione il cavallo per la gara Fei ma inizia a seguirlo e sarà in buona parte “responsabile” del suo grande successo alla fine della stagione successiva.
In seguito Andreu, che continua a montare da solo a casa, inizia a farsi seguire per la preparazione alle gare più importanti dalla coppia d’oro Ann e Bernard Fonck, ma si avvale anche di altri noti trainer: per esempio, quando si tratta di addestrare e rifinire la sua splendida tre anni. «Il Futurity è il Futurity, non lo si vince ogni volta…», dice emozionatissimo a fine gara, «avevo davvero molta pressione addosso, anche se sapevo che la cavalla c’era, eccome, che era veramente forte. Quindi in realtà ero impaurito ma anche convinto di quello che stavamo facendo». Acquistata quando aveva cinque mesi dopo che Andreu aveva apprezzato le doti di due suoi fratelli e aveva quindi “indagato” sulla sua mamma Arc Yellow N Lime, una fattrice dell’Ambrosini QH, Simple The Best 66 è figlia di uno degli junior stallions più in voga al momento, Inferno Sixty Six. «L’ho domata e iniziata personalmente – se ci penso, che emozione: l’ho adorata dal primo giorno – poi dopo alcuni mesi l’ho portata in addestramento da Łukasz Czechowicz, e poi per una serie di circostanze da Guglielmo Fontana, un trainer con il quale avrei sempre voluto provare a lavorare. Ma la vera chiave di questa vittoria è lei, una cavalla che è stata speciale fin dal giorno uno. Poi vederla crescere giorno dopo giorno, sapere che il primo che l’ha montata sono stato io e arrivare oggi a questo risultato non ha veramente prezzo».
Nadine Kamintzky, giovane rider di origine tedesca, a Cremona 2021 è invece Nrha Futurity Non Pro 3YO Champion level 2 e 1. In sella a Frozen Gambler, uno stallone da Sg Frozen Enterprize e Surprise Me Gamble, Nadine, che monta con Davide Brighenti (il quale per inciso aveva appena conquistato nella mattinata il titolo di Open Italian Champion 2021) ha riportato uno score di 212,5. Nella breve intervista raccolta alla fine della gara, ci parla del suo cavallo e di come sia arrivata a questa vittoria. «Ho acquistato Frozen Gambler da Davide ed Emma Villa. Era lo scorso agosto e il cavallo non ha mai lasciato ‘casa Brighenti’. Il suo trainer infatti è Davide e tutto quello che questo cavallo sa è quindi merito suo». Riguardo al suo coach, Nadine esprime parole di grande stima, testimoniata dal fatto che spesso si ‘accolla’ lunghe trasferte per andare a montare da lui. «Abito in Germania ma cerco di montare con Davide tutte le volte che posso. Il più spesso possibile. È una persona straordinaria».
In merito al suo cavallo, il livello di gradimento di Nadine per questa linea di sangue è più che comprovato: «Ho anche una sua mezza sorella e un suo mezzo fratello… È il terzo cavallo della ‘stessa famiglia’ e non potrei essere più felice di averlo». Frozen Gambler ha il carattere, la tempra, lo stile, il talento… «Per me ha davvero tutto», sospira l’amazzone. «Ha un cuore enorme e non ha mai provato a fare qualcosa di negativo. Sono immensamente felice». Anche della propria gara, ovviamente: «Ho messo in finale il mio 4 anni e anche il 3 anni. Non potrei essere più soddisfatta. E poi ho avuto buone sensazioni per tutto il tempo. Quest’anno sono stata Reserve Champion nel Futurity Lombardo e al Breeders Futurity tedesco level 1. Quindi sono felice di questo progresso verso il bersaglio pieno e del titolo in questo Futurity».
Nella L2, Nadine si è lasciata alle spalle Matteo Capello con Rs Cipro Jac, da Rs Great Jac Feona e Rs Red Moon Olena, allevato da Claudio Risso. Lo score di questo binomio è stato 210,5. Reserve Champion nella L1 è stato invece Alessio Pizzuti con Little Top Sail Step e uno score di 208,5. Little Top Sail Step è figlio di LMC Im Topsail Dunit e Wimpys Brooksinics.
L’appuntamento con l’atto finale di questo grande Futurity 2021 è ora per la giornata di sabato 20 con la Finale 3YO Open. Dalle 18 avrà inizio la section 2, vero e proprio culmine di queste due settimane serrate di gare, che vede in corsa la crema dei top trainer continentali. Dopodiché l’Europa reiner abbasserà il sipario su una stagione tormentata ma fortemente voluta, dove ogni gara è stata una vera e propria scommessa organizzativa.
I biglietti per per la Section 2 delle Open Futurity Finals di sabato 20 novembre possono essere acquistati su futurity.it
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Ufficio stampa
IRHA-NRHA Futurity
Cochi Allegri / Horsense